Domenica 24 Giugno, all’interno della manifestazione podistica “Pistoia – Abetone” si è svolto un percorso walking chiamato “Terzo traguardo” di 20 km con partenza da S. Marcello e arrivo all’Abetone.
Pubblico volentieri le testimonianze dei partecipanti del mio gruppo walking che per la 1° volta hanno approcciato insieme a me una distanza così lunga, a conferma di come sia importante insegnare a camminare nel modo giusto impostando una giusta tecnica per rendere il movimento più coordinato, meno dispendioso a livello energetico e posturalmente corretto, cosicché da divenire alla portata di tutti.

SILVIA – 55anni – tempo impiegato 3 ore 19’

Quando Milena mi ha proposto di partecipare a questa manifestazione ho subito accettato, non ho avuto un solo attimo di esitazione.
Mi è capitato più volte di camminare per una ventina di chilometri ma non cercando di raggiungere un certo tempo e quindi mi chiedevo se avrei “resistito” a mantenere il passo solito del walking.
Fin dall’inizio del percorso ho cercato di stare vicino a Milena per non perdere il ritmo e devo dire che mi è stato molto utile anche perché, grazie ai suoi consigli tecnici e alle sue esortazioni, sono riuscita a superare un momento di crisi ( dopo tanta salita, verso il 18°km ho iniziato ad avere qualche dolore alle anche) ed a raggiungere il traguardo insieme a lei, con grande emozione.
Nel mio piccolo ho avuto una grande soddisfazione e consiglio a tutti di provare questa esperienza….con un po’ di allenamenti e ottimi consigli di una giuda competente, tutti possono riuscire.

Grazie Milena.

ROSA- 60 anni- tempo impiegato 3 ore 25’

Finalmente dopo 2 anni da un delicato intervento alla schiena, sono ritornata a salire!
Amo camminare in salita, soprattutto perché con la tecnica del walking si ottimizza tutto.
S. Marcello – Abetone è molto faticoso perché si sale continuamente. 20km conclusi in 3 ore e 25’: non credevo ai miei occhi. Ho mantenuto un’andatura costante dall’inizio alla fine.
Ho avuto delle difficoltà al 12°km poiché la gamba sx non ha la stessa forza della dx ( a causa di questo intervento alla schiena) , ma sfruttando bene la tecnica che Milena mi ha insegnato, sono riuscita ad equilibrare di nuovo la forza ad entrambe le gambe, arrivando in cima anche prima del previsto.
Ero felicissima anche perché nei giorni seguenti la mia schiena stava proprio bene.
Tante persone camminano, ma walking è un’altra cosa!

ANNA- 70 anni- tempo impiegato 3 ore e 30’

I 20km S. Marcello-Abetone sono stati per me veramente una bella esperienza che non pensavo di riuscire di portare a termine, quindi è stata una sfida anche con me stessa e riuscire a superarla è stata per me una bella vittoria.
Questi anni di attività walking con Milena mi hanno permesso di raggiungere questo traguardo e darmi tanti benefici sia dal punto di vista fisico che mentale, quindi la ringrazio di tutto questo.
Una bella prova sicuramente da ripetere con ancora maggiore impegno ed entusiasmo.

GRAZIA- 55 anni – tempo impiegato 3 ore e 45’

20km….mi sono resa conto della lunghezza solo quando li ho fatti al contrario in pullman.
Proprio così, quando camminavo pensavo solo a ripetere ( o cercare di ripetere) i movimenti corretti che Milena mi aveva insegnato; nelle orecchie risuonava il suo ta, ta, ta per darmi il ritmo giusto e l’obiettivo erano i cartelli che scandivano il km già fatto, i punti di ristoro e il traguardo.
È stata una bella esperienza anche se faticosa, è un po’ mettersi alla prova con noi stessi.
Da rifare sicuramente.

SERGIO – 58 anni – tempo impiegato 4ore e 45’

Percorso molto impegnativo, sia dal profilo muscolare che mentale (la tentazione di mollare c’è stata), ma molto bello, un vero banco di prova, ma alla fine andando del mio passo e con la giusta impostazione che Milena mi ha insegnato sono arrivato a meta, pur con molto ritardo rispetto agli altri….esperienza da ripetere? Vedremo…..

link originale dell’intervista audio: http://www.radiotoscana.it/15412/florence-walking-by-night-sabato-19-maggio-a-firenze-ascolta/

Camminare fa bene e solleva lo spirito.
Aristotele e i suoi discepoli erano convinti che si riuscisse a pensare molto meglio mentre si camminava.
Per questo motivo si facevano chiamare “peripatetici”, derivato dalla parola greca ‘peripatein’ che significa passeggiare.
Iniziate con degli obiettivi modesti, facilmente raggiungibili, ad esempio due volte a settimana da 10’ a 15’.
Questo programma non vi sovraccaricherà e allo stesso tempo vi permetterà di fissare un obiettivo a lungo termine che potrete raggiungere lentamente fino ad un’ora di walking per volta.
S. Francesco d’Assisi diceva: “Fa’ per primo il necessario, poi il possibile e infine l’impossibile”.
Molti di noi si propongono con entusiasmo di praticare walking, di raggiungere una buona forma fisica, di dimagrire o di migliorare sé stessi sotto altri aspetti.
All’inizio siamo impegnati e motivati, ma con il passare del tempo la determinazione può cominciare a vacillare.
Se cominciamo a saltare un allenamento è fin troppo facile saltarne un altro oppure ci arrendiamo di fronte ad una bella torta di cioccolato per poi pensare che, essendo tornati al punto di partenza, tanto vale mangiarne una seconda.
Se stabilite gli obiettivi finali e vi aspettate di raggiungerli subito, senza tappe intermedie, siete destinati al fallimento.
La ripetizione regolare dell’attività sportiva è la chiave del successo. Fissate una certa ora del giorno per mettervi in movimento. Dopo sei, otto settimane eseguirete il vostro allenamento in modo completamente automatico.
Suddividete il percorso da compiere sino alla meta finale in una serie di tappe intermedie, facili da raggiungere, al fine di essere sempre motivati a proseguire per essere riusciti a raggiungerle con successo.
Postare gli obiettivi per iscritto può aiutare ad averli più chiari e a considerarli come un “patto” stipulato con sé stessi.
E’ bene scrivere al presente perché espressioni al futuro come per esempio “farò”, “andrò”, ecc possono indurre il nostro inconscio a considerarli come eventi destinati a rimanere lontani nel tempo.
Un altro suggerimento può essere camminare insieme ad altre persone. È preferibile che il partner sia di pari livello per evitare di essere distanziati e di arrancare frustrati dietro di lui oppure può essere molto motivante concedersi un premio se si riesce a raggiungere l’obiettivo prestabilito.
Con questo stratagemma la pratica del walking è ancora più divertente.