Vincere l’insonnia con il Walking
L’insonnia colpisce circa il 40% della popolazione e può avere delle conseguenze negative sulla vita quotidiana.
Uno stato di riposo insufficiente riduce il recupero fisico e psichico dell’organismo che si manifesta con alterazioni della vigilanza, della secrezione ormonale e del sistema immunitario, fino ad arrivare a disordini della memoria, delle funzioni cognitive e perfino gravi disturbi psichici.
Se tale condizione raggiunge livelli eccessivi le alterazioni del sonno provocano seri disagi nelle persone colpite da questo problema con ripercussioni sulle attività quotidiane con sonnolenza, cattivo umore, scarsa capacità di concentrazione, nervosismo e pure sull’aspetto fisico con evidenti occhiaie e borse sotto gli occhi, rughe marcate e pelle opaca.
Colpisce molto più frequentemente le persone anziane rispetto agli adulti le quali si addormentano con maggiore facilità ma la durata del loro sonno è breve e si svegliano presto al mattino.
Questo perché con l’avanzare dell’età la qualità del sonno peggiora perché va a scomparire la fase del sonno profondo riducendosi ad un sonno più leggero e meno ristoratore che va a compromettere la qualità del riposo.
Oltre ad ansia e stress accumulati durante la giornata, le cause dell’insonnia possono essere dovute ad abitudini scorrette come fare frequenti sonnellini diurni, l’assenza di attività fisica o disturbi organici, respiratori o assunzione di farmaci che vanno ad interferire sul normale ritmo sonno-veglia.
La pratica regolare di un’attività fisica aerobica come il walking scarica gradualmente le tensioni fisiche e psichiche che si accumulano durante la giornata e influisce decisamente sulla qualità del sonno, sull’umore e la vitalità di tutti coloro che soffrono di insonnia.
Numerosi studi sostengono che l’attività fisica svolta nelle ore diurne, soprattutto nel pomeriggio, favorisca un sonno più profondo e riduca il tempo necessario per addormentarsi.
Camminare a passo veloce fa aumentare la sensazione di benessere cosicchè migliorando la qualità del sonno ne consegue anche un miglioramento generale di tutta la salute fisica e psichica dell’individuo.
Infatti da un punto di vista fisico il miglioramento del metabolismo e il calo ponderale che sono associati alla pratica costante del walking possono favorire il sonno riducendo il numero delle apnee notturne dovute al sovrappeso consentendo un sonno più continuo.
Il miglioramento del tono dell’umore e la maggiore vitalità agiscono sulla riduzione dei sintomi della depressione, una delle più frequenti cause di insonnia.
Una camminata a buon passo fa sempre bene e aiuta a dormire meglio perché influenza le variazioni dello stato chimico del cervello determinando modificazioni sia nella sfera fisica che in quella emotiva; non favorisce il sonno solo perché provoca stanchezza ma anche perché viene stimolata la produzione di sostanze che favoriscono il rilassamento.
Addormentandosi più velocemente si ha quindi una migliore rigenerazione organica.
È sconsigliabile praticare l’attività fisica nelle 3 ore precedenti il sonno o nelle ore tarde poiché l’aumento della temperatura corporea che il movimento provoca, fa ritardare la fase di addormentamento.
A tale proposito è bene tenere presente che l’inizio del sonno coincide proprio con l’inizio della discesa della curva termica prevista tra le ore 22 e le ore 23.