Walking: l’atteggiamento giusto per iniziare
Camminare fa bene e solleva lo spirito.
Aristotele e i suoi discepoli erano convinti che si riuscisse a pensare molto meglio mentre si camminava.
Per questo motivo si facevano chiamare “peripatetici”, derivato dalla parola greca ‘peripatein’ che significa passeggiare.
Iniziate con degli obiettivi modesti, facilmente raggiungibili, ad esempio due volte a settimana da 10’ a 15’.
Questo programma non vi sovraccaricherà e allo stesso tempo vi permetterà di fissare un obiettivo a lungo termine che potrete raggiungere lentamente fino ad un’ora di walking per volta.
S. Francesco d’Assisi diceva: “Fa’ per primo il necessario, poi il possibile e infine l’impossibile”.
Molti di noi si propongono con entusiasmo di praticare walking, di raggiungere una buona forma fisica, di dimagrire o di migliorare sé stessi sotto altri aspetti.
All’inizio siamo impegnati e motivati, ma con il passare del tempo la determinazione può cominciare a vacillare.
Se cominciamo a saltare un allenamento è fin troppo facile saltarne un altro oppure ci arrendiamo di fronte ad una bella torta di cioccolato per poi pensare che, essendo tornati al punto di partenza, tanto vale mangiarne una seconda.
Se stabilite gli obiettivi finali e vi aspettate di raggiungerli subito, senza tappe intermedie, siete destinati al fallimento.
La ripetizione regolare dell’attività sportiva è la chiave del successo. Fissate una certa ora del giorno per mettervi in movimento. Dopo sei, otto settimane eseguirete il vostro allenamento in modo completamente automatico.
Suddividete il percorso da compiere sino alla meta finale in una serie di tappe intermedie, facili da raggiungere, al fine di essere sempre motivati a proseguire per essere riusciti a raggiungerle con successo.
Postare gli obiettivi per iscritto può aiutare ad averli più chiari e a considerarli come un “patto” stipulato con sé stessi.
E’ bene scrivere al presente perché espressioni al futuro come per esempio “farò”, “andrò”, ecc possono indurre il nostro inconscio a considerarli come eventi destinati a rimanere lontani nel tempo.
Un altro suggerimento può essere camminare insieme ad altre persone. È preferibile che il partner sia di pari livello per evitare di essere distanziati e di arrancare frustrati dietro di lui oppure può essere molto motivante concedersi un premio se si riesce a raggiungere l’obiettivo prestabilito.
Con questo stratagemma la pratica del walking è ancora più divertente.
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